Katsushika Hokusai
Katsushita Hokusai, pittore e incisore giapponese di fama mondiale, nacque nel 1760 nel distretto di Edo, in Giappone. Sebbene egli fosse figlio di un importante artigiano del vetro che produceva specchi per lo Shogun, non fu mai considerato dal padre come un erede artistico, poiché si pensa fosse figlio di una concubina. Iniziò a dipingere all’età di sei anni, probabilmente apprendendo le tecniche pittoriche dal padre, il quale applicava la propria arte sia agli specchi che alle decorazioni intorno ad essi.
Durante tutta la sua vita, Hokusai è conosciuto con almeno 30 diversi pseudonimi, come succedeva ai principali artisti dell’epoca. Ciononostante egli ebbe un numero di pseudonimi nettamente superiore agli altri principali artisti giapponesi. Il suo nome cambiò tanto frequentemente quanto frequentemente cambiò lo stile della sua produzione artistica. Per questa ragione gli pseudonimi vengono utilizzati per suddividere la sua produzione in differenti periodi.
Hokusai ebbe una lunghissima carriera, ma produsse le opere più importanti dopo i sessant’anni.
Il suo lavoro più conosciuto è certamente la serie di stampe artistiche su carta dal nome Trentasei vedute del Monte Fuji, di cui fa parte la celeberrima Grande onda di Kanagawa. La stampa raffigura un‘enorme onda che minaccia alcune imbarcazioni al largo di una zona corrispondente all’odierna prefettura di Kanagawa; come in tutte le altre rappresentazioni di questa serie, sullo sfondo compare il Monte Fuji.
Nonostante quest’opera sia considerata un’icona dell’arte giapponese, contiene al suo interno sia elementi tradizionali della pittura orientale che caratteristiche inconfondibilmente riconducibili all’arte occidentale. Ebbe un immediato successo sia in Giappone che in Europa, tanto da influenzare l’arte del vecchio continente nella seconda metà del XIX secolo, col fenomeno nominato “giapponismo”. Nel XX secolo la popolarità di questa immagine fu tale che entrò a far parte della cultura di massa, venendo spesso copiata e parodiata.